USA
Una Federal Reserve ben più aggressiva delle altre banche centrali

Non c’è dubbio sul fatto che, a questo giro, la Federal Reserve si è dimostrata più risoluta delle altre banche centrali occidentali. Più che altro, avendo in precedenza aumentato il tasso di riferimento, ha disposto di munizioni da sparare mentre altri istituti di emissione fanno da tempo i conti con la ZIRP (quando non la NIRP).

Sta di fatto che a metà 2019 lo spread fra il policy rate degli Stati Uniti, e quello medio di BCE, BoJ, BoE e BoC; si attestava a 200 punti base. Oggi, il premio pagato dalla banca centrale americane rispetto alle citate omologhe, si è ristretto ad appena 30 punti base.

La politica monetaria USA si è fatta nettamente più accomodante negli ultimi dodici mesi: in termini assoluti, nonché comparativi. Siamo agli stessi livelli di quattro anni fa: quando però il dollaro, in termini medi ponderati, si attestava su livelli inferiori a quelli correnti.
Questo è il tassello mancante: se i tassi di interesse americani sono scesi più che altrove, come mai il biglietto verde non perde adeguatamente terreno? quanto occorrerà prima che si realizzi un sacrosanto e doveroso riallineamento?

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...