Cosa muove la preferenza fra oro e argento?

- 18/10/2023
I metalli preziosi presentano evidentemente della caratteristiche che ne accomunano le sorti, ma anche elementi che rendono ciascuno di essi del tutto peculiari. Oro ed argento, per esempio, sono entrambi metalli rari, rispetto a quelli ad uso più strettamente industriale a cui vengono sovente equiparati.
Ma le logiche che ne decretano le sorti sono diametralmente opposte: il metallo giallo tende a brillare in un contesti di incertezza geopolitica, o quando una sostenuta inflazione comprime i tassi reali, rimuovendo la scomoda concorrenza del reddito fisso. Mentre il "fratello povero dell'oro", dall'impiego in alcune industrie, si muove in simpatia con la congiuntura economica internazionale.
Queste tendenze trovano visuale raffigurazione confrontando il rapporto fra i due metalli preziosi in questione, e il PMI manifatturiero globale calcolato da JP Morgan.
La figura compara dunque il Silver/Gold ratio (SGR; linea blue, scala di destra) alla variazione annuale del Global PMI (linea azzurra, scala di sinistra).
Notevole la correlazione fra le due misure, con la dinamica congiunturale globale ben inclinata verso l'alto, a testimonianza della stabilizzazione di un settore ormai minoritario del prodotto interno lordo, eppur tuttora così rilevante.
A fronte di questa evidente inclinazione positiva, il SGR tentenna, cincischia, collocandosi tuttora su livelli inferiori rispetto a quelli di fine 2022. Se la correlazione fosse perfetta, l'argento dovrebbe iniziare a far meglio dell'oro per recuperare il ritardo accumulato.