Dubbi sul recente rally dell'oro
- 17/05/2017
Oro e tassi di interesse, si sa, vantano da tempo una elevata quanto comprensibile correlazione inversa: quando i tassi aumentano, cresce la concorrenza dei titoli di Stato, nei confronti di un asset che tipicamente non prevede corresponsione di cedole o dividendi; quando i tassi di interesse calano, il metallo giallo torna a brillare.
Per cui se sovrapponessimo il grafico dell'oro, e quello ad esempio dei rendimenti del Treasury Note decennale, apprezzeremmo la plastica sovrapposizione dei due; a condizione, beninteso, di rovesciare una delle due misure. Nel grafico in basso, ribaltiamo lo yield del T-Note (linea blue, scala di sinistra).
Si noterà di recente una lieve divergenza comportamentale: l'oro è salito più di quanto siano scesi i tassi di interesse USA. Nello specifico, mentre la quotazione dei rendimenti del T-Note si attestavano ieri sera sui medesimi livelli di quattro mesi fa; rispetto ad allora le quotazioni dell'oro si collocano su livelli superiori di una ventina di dollari.
Il che porta a nutrire un certo scetticismo nei confronti del recente rally dell'oro: a rischio di ridimensionamento, nei giorni a venire.