Commodities
La riscossa dell'oro

Asset finanziari o beni reali? per un investitore la questione si propone crucialmente ad ogni ciclo di mercato. Per soffermarci sui due investimenti quest'anno più redditizi - stendiamo un velo pietoso sul mercato obbligazionario... - l'oro sta tenendo egregiamente testa a Wall Street, prolungando un recupero in essere per la verità già da diverso tempo.
La figura in basso confronta la performance di lungo periodo dei due asset: il ritorno a 10 anni del metallo giallo, al netto del ritorno di pari durata del mercato azionario USA. Per semplicità si omette il flusso cedolare a favore di quest'ultimo; che, certo, andrebbe però considerato per giungere a valutazioni opportunamente total return.

Il dato assoluto è visibilmente negativo: -145%. Tanto ha reso di più Wall Street in valore assoluto, negli ultimi dieci anni, rispetto all'oro. Ma la tendenza rivela un'altra preziosa informazione: il disavanzo è in rapido recupero dai livelli infimi (-388%) raggiunti nell'estate di tre anni fa.
Il comportamento di questo confronto è invero vistosamente ciclico: dal 2000 al 2011 ha dominato l'oro, poi per altrettanti undici anni hanno brillato le azioni; con le interazioni con la media mobile che hanno sempre definito le tendenze e le relative inversioni. Senza considerare i "test".
Quasi due anni fa, nell'indifferenza generale, il Gold/SPX ratio ha sfondato verso l'alto. C'è stato un appannamento ad inizio 2024, ma di recente il rapporto è ripartito dopo aver lambito questo spartiacque dinamico di lungo periodo. Tutto lascerebbe prefigurare la continuazione di questa neonata tendenza.
Insomma è probabile che il disavanzo possa essere neutralizzato negli anni a venire, con l'oro destinato a far meglio del mercato azionario americano nel resto del decennio. Una profezia difficile da accettare, eppure al momento ben supportata dalle evidenze tecniche.

La competenza dell'ufficio studi di AGE Italia, eccezionalmente al servizio dei lettori di smartTrading. Continua...