Una questione intermarket legata all'Oro

- 21/02/2019
L'oro, si sa, è una specie di moneta. I puristi sosterrebbero il naso, rilevando che sono le monete "fiat" a tentare invano di replicare la funzione storica dell'oro come mezzo di pagamento e riserva di valore. Ma non divaghiamo.
Questo incipit mi serviva per sottolineare come, spesso e volentieri, l'andamento dei cambi finisce spesso per coincidere con l'evoluzione del metallo giallo. E non mi riferisco soltanto al solito confronto con il dollaro USA. Tipicamente l'oro manifesta vistose correlazione con l'andamento dello yen giapponese. O con quello dello yuan cinese. Divise da cui però di tanto in tanto si dissocia minacciosamente.
Come si vede di tanto in tanto si registrano difformità. Come accade in questi giorni: i nuovi massimi del metallo giallo non sono replicati né dallo yen, né dallo yuan. Una divergenza intermarket stridente; una mancata conferma che accresce i timori di esaurimento della spinta propulsiva del metallo giallo, già palesati ieri nell'ambito del Rapporto Giornaliero di AGE Italia.