Uno sguardo al settore Oil USA

- 14/01/2019
Crude Oil Continuous (CL/): grafico Point & Figure, $1 box size, 3 box reversal. Il grafico chiarisce bene l’importanza della resistenza posta in area $54, testata, senza successo, ben due volte. Prima di tornare ad essere bullish su questa materia prima, attenderei la rottura di questo livello.
$78: il vero grosso problema per l’etf XLE, tracking dell’indice S&P 500 Energy. Il grafico proposto, sempre con tecnica P&F, con box size di $2, mostra chiaramente le difficoltà avute da questo comparto ogni volta che si è trovato a ridosso dei $78. Sulla chiusura di venerdì, 11 gennaio, solo 6.66% dei titoli negoziava sopra la rispettiva media a 200 giorni.
In questo portafoglio “International Integrated” sono compresi nomi quali Chevron, Royal Dutch, Exxon, Lukoil ed Eni, per citarne alcuni. Ogni nome è pesato in egual modo, grafico settimanale dal 2016. Per il periodo preso in considerazione questa tipologia di portafoglio avrebbe ottenuto un ritorno del 35.75% (SPY 27.03%), senza considerare gli eventuali costi di transazione e i dividendi distribuiti. Perché questo grafico è interessante? All’inizio del periodo, 31.12.2015, il dividend yield medio era del 5.38%, non male. Vi era, però, un problema in quanto i profitti non coprivano a sufficienza la distribuzione del dividendo. Infatti il DPR, Dividend Payout Ratio, risultava essere molto elevato. Con il miglioramento graduale dei profitti (soprattutto da marzo 2017), il DPR è gradualmente diminuito, diventando, quindi, sostenibile per le aziende la distribuzione del dividendo. Discorso opposto per i players operanti nel campo del Drilling (Pioneer Energy; Transocean; Patterson;..). La performance per il medesimo periodo è del -36.73%.