Ce la faranno questa volta i mercati emergenti?

- 22/06/2016
Ancora pochi mesi e saranno passati ben sei anni, da quando le borse azionarie emergenti hanno fatto registrare il loro picco di forza relativa, in valuta locale, nei confronti del resto del mondo. Da ottobre 2010 in poi, infatti, è stata una continua delusione, con il rapporto EM/World che ha puntato sistematicamente verso il basso, eccezion fatta per sporadiche fiammate, prontamente contenute dalle resistenze.
Dopotutto, se il differenziale di crescita economica è passato dalla doppia cifra ad un paio di punti percentuali, e se la crescita tumultuosa dei profitti ha lasciato da tempo spazio ad una contrazione degli utili per azione, non è irragionevole aspettarsi una simile sottoperformance.
Il fenomeno è ancora all'opera: siamo in presenza di uno di quei momenti in cui le borse emergenti sperimentano un sussulto, facendo meglio delle borse più sviluppate. La forza relativa è in essere da fine gennaio, quando di fatto è iniziata la fase di risk-on per le attività finanziarie mondiali.
Il problema è che ancora una volta il citato rapporto EM/World è alle prese con la coppia di medie mobili che da anni contiene i rally di forza relativa. La novità rispetto al passato è costituita in questi giorni dal secondo tentativo di forzatura in breve tempo. Bene. Ma ancora non si passa. Stando così le cose, non si può escludere una nuova fase di debolezza relativa. Salvo prova contraria, s'intende.