Emerging Markets
Gli EM tirano il fiato

È apparso evidente fin da subito che lo sforzo di ripartenza iniziato lo scorso autunno, avesse caratteristiche del tutto differenti da quanto andato in onda nel 2019. D'altro canto, la coralità dello sforzo - monetario e fiscale - posto in essere dalle autorità mondiali, generava pochi dubbi circa l'efficacia delle iniziative messe in campo.

Così, mentre in occasione del ciclo precedente mai il numero di economie emergenti in espansione (per tale intendendosi il posizionamento del PMI manifatturiero reso noto da MarkIt, su livelli superiori rispetto a quelli di un anno prima) è stato superiore al 50%, con la soglia toccata l'ultima volta a febbraio 2020 prima del collasso economico; lo scorso anno lo slancio è risultato corale: già a giugno ben 6 delle prime 10 economie emegenti, Cina esclusa, si collocava in espansione economica.

Questa maggioranza è divenuta corale alcuni mesi dopo: 10 su 10; ma già quel dato di prevalenza autorizzava a compiere paralleli più ambiziosi: non andava in onda una replica del 2019, bensì un riedizione dello sforzo di ripartenza prodottosi nel 2016. Quando, non a caso, l'indice dei mercati azionari emergenti produceva un notevole slancio rialzista. Proprio come nei mesi recenti...

I dati di gennaio hanno un po' smorzato gli entusiasmi: il PMI del Messico si colloca su livelli di gran lunga inferiori rispetto a quelli di un anno fa. Tuttavia, si tratta di un dato isolato, e siamo ben distanti dal perdere una maggioranza di "semafori verdi" tuttora schiacciante.

In definitiva le economie emergenti tirano il fiato, ma promettono ancora di trainare l'espansione globale: almeno fino alla fine della prossima primavera.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...