Emerging Markets
Mercati emergenti: la sfida continua

Le borse emergenti soffrono da tempo, preda da un lato del probabile esaurimento del ciclo rialzista della materie prime; dall'altro, del deterioramento dei conti pubblici e con l'estero e dell'inaugurazione di politiche protezionistiche e demagogiche che ne stanno riducendo progressivamente l'appeal (concretamente: il multiplo che gli investitori sono disposti a pagare per comprare azioni; vale a dire, il Price/Earnings).
In termini relativi la sottoperformance persiste da quasi due anni e mezzo. In termini assoluti il mercato fa fatica ad avere ragione di una resistenza che da tempo contiene l'indice, prevenendone la crescita.

Come insegnano i vecchi manuale di analisi tecnica, un minimo, una volta abbattuto, diventa resistenza quando l'indice o l'azione ne risollecita il livello. E' quanto occorre correntemente all'indice MSCI Emerging Markets: i minimi registrati fra la fine del 2010 e la metà dell'anno successivo, una volta abbattuti drasticamente, hanno contenuto il rialzo del settore prima a marzo dello scorso anno, e poi di recente.
Certo, alla lunga la continua sollecitazione indebolisce la resistenza. Ma per il momento l'argine tiene. E fino a quando l'EM Index non riuscirà a spingersi oltre i 1095 punti, sarà preferibile su questo mercato rimanere guardinghi.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...