Quella incoraggiante indicazione leading sulle borse emergenti

- 04/11/2021
Solitamente siamo abituati a leggere gli indicatori in termini di divergenze, positive o negative. Nello specifico in una fase ascendente di mercato, è cattivo presagio una sequenza di nuovi massimi di prezzo non replicata da analoghi nuovi massimi del nostro indicatore preferito: che sia di momentum, o di ampiezza.
In quest'ultimo caso un nuovo massimo di mercato, non supportato da analogo nuovo massimo di un misuratore di salute come la Advance-Decline Line, segnala un restringimento della partecipazione al movimento sintetizzato dall'indice di mercato; e dunque la potenzialità di un'inversione di tendenza. Nuovo massimo dell'indice di mercato, massimo inferiore dell'indicatore di ampiezza: non bene...
Talvolta però accade l'opposto: un mercato che langue, incapace di conseguire nuovi massimi; mentre l'ampiezza di mercato invece si invole verso nuove vette. È una situazione meno frequente e soprattutto meno popolare; ma capita. Ad esempio sulle borse emergenti: con il MSCI di categoria reduce da una serie di massimi discendenti a partire dal picco di inizio anno, a fronte di una A-D Line che si arrampica sistematicamente verso nuovi massimi.
Non c'è una regola aurea, ma tendenzialmente questa configurazione suggerisce evidentemente che la tendenza declinante del MSCI EM Index è dovuta a poche borse realmente deboli; la maggior parte delle quali godono invece di ottima salute.
Sicuramente Shanghai, con il suo notevole peso (39% del MSCI EM; il triplo del secondo contributore) zavorra gli indici EM, i quali evidentemente meriterebbero una rappresentazione ben più realistica di quella corrente.