Anticipazione del Bit Report di aprile

- 28/03/2025
NOTA. In tarda mattinata sarà pubblicato il Bit Report di aprile. Si tratta di una pubblicazione mensile riservata agli abbonati a Strategie Valutarie, il servizio settimanale di AGE Italia dedicato al Forex. Pubblichiamo qui in basso una anticipazione del rapporto dedicato alle criptovalute.
Il mese di marzo si chiude con un saldo leggermente positivo per Bitcoin e Ripple e negativo per Ethereum, confermando il segno meno generale di questo primo trimestre 2025. Bitcoin ha perso meno delle altre crypto come confermato anche dalla percentuale di dominanza salita in zona 60%.
La causa è soprattutto da imputare alla delusione provocata dalla decisione del tycoon Donald Trump di dare seguito alla sua idea di creare una riserva strategica americana di crypto. Idea che, a detta di molti analisti, appare più una mossa promozionale che qualcosa capace di spingere più in alto il valore delle criptovalute interessate.
Delusione arrivata dal modo con cui verrà alimentata questa riserva. Saranno i Bitcoin confiscati per motivi legali a confluire dentro quella che Trump ha definito una Fort Knox digitale, tenendo aperte le porte per ipotetici nuovi acquisti ma solo se a costo zero per i contribuenti americani. Un qualcosa che di fatto sterilizza ai soli ingressi da sequestri i Bitcoin in portafoglio oggi quantificabili in circa 200 mila per 18 miliardi di dollari.
Anche altre crypto come Ripple, Ethereum e Solana potranno rimpolpare la riserva strategica sempre per motivazioni di carattere legale, ma in questo caso la gestione attiva (ovvero vendite sul mercato) non è esclusa a priori a certe condizioni di mercato.
Atto quindi più di natura simbolica quello di Trump e che scongiura improvvise ondate di vendite da parte del Governo sul mercato. Elemento di positività quello che di fatto riconosce lo status di potenziale riserva escludendo ogni iniziativa legislativa volta a mettere fuori legge le crypto asset che legheranno così il loro destino alle effettive valutazioni date dal mercato.
I deflussi sul mercato nella prima parte del mese di marzo sono stati abbondanti tra i prodotti che vedono gli asset digitali come sottostanti.
Un mercato che da una parte mette sempre più in concorrenza oro e bitcoin come destinatari di una porzione di portafoglio con finalità di safe haven. Dato confermato dalla crescente correlazione mensile tra Gold e BTC che di recente ha superato 0.5, il massimo dal 2020.
Un indicatore che misura la rarità di Bitcoin e quindi anche la sua maggiore sensibilità di prezzo a questa condizione, è lo stock to flow.
Indicatore lo STF, che rapporta quante unità di Bitcoin (o oro) sono in circolazione con quante unità vengono minate (estratte) ogni anno.
Più è alto questo rapporto e maggiore è l’effetto rarità e quindi in teoria la possibilità che i prezzi salgano nel tempo. Un altro modo di interpretare il rapporto è quantificare quanti anni servirebbero all’attuale ritmo di estrazione per pareggiare la quantità in circolazione.
Se per l’oro questo numero si posiziona attorno a 60 anni per Bitcoin siamo di fronte ad un numero di anni misurabile in migliaia e in costante crescita seppur a ritmi più ridotti rispetto al passato.
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