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Bitcoin: la storia si ripete?

Il 2015 e il 2019 sono due annate che si ripetono nelle analisi storiche di Bitcoin, soprattutto quando messe a confronto con la situazione attuale. Nautilus Research non si fa sfuggire la forte somiglianza tra i pattern passati di prezzo di Bitcoin e quello del 2022.

Una figura a massimi decrescenti e supporti orizzontali, violata verso il basso ma senza un’accelerazione ribassista. Un’incertezza degli orsi che forse nasconde (oggi come allora) un’intensa opera di accumulazione?  Non lo sappiamo ovviamente, ma osservando l’evoluzione grafica la somiglianza con le due casistiche è notevole.

Altro pattern che ricorre ciclicamente nella fasi di bottom primario di Bitcoin è quello che confronta il prezzo della criptovaluta più famosa al mondo con il multiplo di Mayer. Indicatore che ha dimostrato nel tempo la sua affidabilità nel catturare eccessi rialzisti e ribassisti di Bitcoin e che nel 2022 ha fornito un segnale bullish da eccessivo pessimismo sulla criptovaluta.

La storia del multiplo di Mayer ci dice che nel momento in cui l’indicatore scende sotto una certa soglia (0.5), i prezzi di BTC risultano interessanti per avviare un’opera di accumulazione. E a quanto pare il mercato sta assecondando questa prescrizione con una noiosa lateralità che ha evitato nuovi minimi. Nei tre casi storici del passato in due occasioni la fase di accumulazione laterale di Bitcoin è stato in effetti il risultato grafico di alcuni mesi dopo il segnale. Solo in un caso (2020) la ripartenza è stata immediata. Quali sono le prospettive di Bitcoin e delle altre criptovalute per il 2023 lo scopriremo nel consueto appuntamento mensile Bit Report in uscita lunedì prossimo.

Il responsabile del settimanale Strategie Valutarie condivide su sT parte delle analisi riservate ai suoi abbonati. Continua...