Bitcoin: tutto come da previsioni
- 27/11/2025
Un mese di novembre negativo, ma soprattutto una correzione dai massimi che ha superato il 30% (per alcuni la soglia di un formale bear market per le crypto) resettando i valori di Bitcoin ed Ethereum a quelli che erano i prezzi di apertura del 2025 (con la svalutazione del dollaro a peggiorare il bilancio per gli investitori europei), sembra essere il giusto completamento a una previsione di correzione primaria prevista su queste pagine in tempi non sospetti.
Da capire adesso se la discesa sotto la soglia psicologica dei 100k di Bitcoin sarà un segnale a qualche cosa di peggio (in parte già realizzato visto che BTC ha rapidamente raggiunto l’obiettivo del doppio massimo posizionato ben più in basso) oppure una finestra favorevole di ingresso per chi ha avuto la pazienza di attendere quotazioni migliori.
L’uscita da molti di quegli ETF celebrati come i fautori del rally 2024 di Bitcoin ed Ethereum sono state massicce, creando il maggior deflusso percentuale sul totale degli asset under management in crypto asset dai tempi del Covid.
Anche un famoso sostenitore della comunità Bitcoin come Robert Kiyosaki, investitore e autore di “Rich Dad, Poor Dad”, ha rivelato di aver venduto i suoi 2,25 milioni di dollari in Bitcoin (BTC) a 90k e di aver reinvestito il denaro in attività di sua proprietà. Ovviamente rimane sempre alta la fiducia nella crypto da parte di Kiyosaki che però, pragmaticamente, ha lasciato da parte l’idealismo per portarsi a casa un ghiotto profitto visto il prezzo di ingresso che parrebbe essere stato di 6.000 dollari.
Il sentiment si fa decisamente depresso con il Fear and Greed Index (indicatore terzo che somma la volatilità, i volumi, la copertura dei social media, il momentum ed altri indicatori minori) che scende a livelli che non si vedevano dal Liberation Day di aprile e compatibile (in teoria) con un eccesso di sentiment negativo che potrebbe indurre quanto meno ad una reazione.
Estratto da Bit Report, supplemento mensile di Strategie Valutarie.