Bitcoin: un pessimo investimento negli ultimi 12 mesi

- 24/02/2022
La corsa al rialzo di Bitcoin si è fatta forsennata nel 2020 quando la FED decise di rompere gli indugi di fronte ai rischi di recessione economica da pandemia. L’avvio di un imponente piano di stimoli monetari agevolò inevitabilmente ogni forma di speculazione compresa quella nel mondo delle criptovalute.
Bitcoin aveva archiviato il 2020 con una performance positiva di oltre il 300% a cui fece seguito un rialzo del 60% nel 2021, anno del record storico di 69.000$. Poi la Federal Reserve ha cominciato a lasciar trapelare l’intenzione di ridurre gli stimoli fino ad eliminarli del tutto con tanto di rialzo dei tassi di interesse a partire dal 2022. Le copertine dei magazine si sono riempiti del frattempo di titoloni che individuavano Bitcoin come l’oro del ventunesimo secolo sparando target a 100 mila dollari nel breve periodo. La miscela perfetta per l’inversione di tendenza. Che è arrivata.
Bitcoin è così entrato in bear market dimezzando il proprio valore e perdendo vistosamente terreno in termini relativi rispetto all’oro che vince questa prima battaglia come riserva di valore preferita dagli investitori. L’immediata reazione dell’invasione russa all’Ucraina ha confermato che Bitcoin non è una riserva di valore. L’oro sì. Da inizio anni l’oro guadagna il 6%, Bitcoin perde oltre il 20%.
A distanza di un anno per la criptovaluta più importante del mondo è arrivato il tempo della stagnazione con un bilancio che a distanza di 12 mesi è diventato negativo.
Per inquadrare meglio la questione, se Bitcoin ha perso il 25% da febbraio 2021, tre ETF che investono in azionario globale, oro e obbligazionario globale a cambio coperto, hanno realizzato performance rispettivamente del +12%, +14% e -3%. Bitcoin è quindi risultato perdente su ogni tipologia di investimento nell’ultimo anno.
Il progressivo disimpegno della FED e una minore liquidità a disposizione degli speculatori ha tagliato le gambe alla speculazione.
Bitcoin non è però ancora sceso sotto i minimi di giugno 2021 e questa potrebbe essere una buona notizia.
Intanto annotiamo il 216% di rendimento annuo composto ottenuto da Bitcoin dal 2010. Un numero che non è aggiustato per il rischio, ma fa impallidire il 16% annuo raccolto nello stesso arco temporale dalla borsa americana.
Estratto da Bit Report, la pubblicazione mensile riservata agli abbonati a Strategie Valutarie.