Chi compra Euro è in ampia compagnia

- 28/11/2017
Quando sembrava che l'euro fosse destinato ad un meritato periodo di riposo, la debolezza del dollaro nei confronti delle valute emergenti si è riflessa favorevolmente sulla moneta comune europea, favorendone la ripartenza. Non siamo alla rottura definitiva verso l'alto in termini di Eur/Usd ma, obiettivamente, essere corti fa tremare i polsi. Detto questo, però, c'é un aspetto strutturale da tenere in debita considerazione: i fondi hedge sono ancora massicciamente long sull'euro - in misura speculare rispetto a quando sono stati short, confidando nel conseguimento di una parità che non è mai arrivata - il sentiment è orientato verso un diffuso ottimismo, e gli indicatori di momentum segnalano un massiccio ipercomprato.
Questi tre aspetti sono ben sintetizzati nell'AGE Index, che pubblichiamo nel nostro CoT Index Report per tutti i future quotati alle borse di Chicago.
Come si può notare, l'AGE Index è ancora in selling zone: tutti i massimi primari dell'Eur/Usd sono stati registrati in quest'area; così come i minimi primari di euro contro dollaro sono stati registrati con un AGE Index inferiore ai 20 punti.
Andare lunghi sull'euro sarebbe doveroso, oltre i livelli indicati ieri nel Rapporto Giornaliero; tuttavia, bisogna avere ben presente che si andrebbe a fare compagnia di trend follower pronti a mollare al primo margin call, e a trader dell'ultima ora.