Euro/Dollaro: cosa ci dice la chiusura del 2014

- 02/01/2015
EurUsd chiude il 2014 raggiungendo un tasso di variazione annuo inferiore a quel -10% che ha rappresentato nella storia degli ultimi 25 anni un semplice, ma efficace, segnale tecnico di esaurimento nella tendenza bearish, almeno per i 12 mesi successivi. Le barre verticali sul grafico mostrano chiaramente cosa è successo a EurUsd nel momento in cui il cambio è sceso di più del 10% in un anno. In 7 casi il rimbalzo verso l’alto è arrivato a distanza di poche settimane, con un'unica eccezione,quella del 1999-2000, quando il cambio accentuò, dopo un iniziale e timido rimbalzo, la caduta. Si sta per ripetere quella situazione? Non lo sappiamo ovviamente, ma bisogna prendere atto che anche graficamente il 2014 si chiude a ridosso della linea di tendenza che unisce tre minimi crescenti di primaria importanza; siamo perciò di fronte ad un bivio. Lo stesso accadde nel 1999. La figura che si stava formando era molto simile, solamente che i minimi avevano una tendenza inclinata leggermente verso il basso e non verso l’alto come ora.
Attenzione perciò a quello che succederà nelle prossime settimane con uno sfondamento definitivo di area 1.21/1.22 (tra l’altro 50% di ritracciamento dell’intero rialzo partito nel 2000) che dovrebbe portare ad un’accelerazione del ribasso verso 1.12/1.13 (grafico fonte Metastock).