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Focus valutario sul Brasile

Ad inizio mese la Banca Centrale brasiliana ha lasciato i tassi di interesse invariati al 6.5% come da attese (e come  sta facendo da marzo 2018) assumendo però un tono più dovish. I tassi ufficiali rimarranno così fermi nel corso del 2019 ridimensionando attese che solo a dicembre stimavano un rialzo di 100 punti base nel costo del denaro del paese latino americano.

La view della banca centrale sulla crescita mondiale è diventata più cauta alla luce di un prevedibile rallentamento che andrebbe ad impattare  inflazione ed attività economica di un paese produttore di materie prime come il Brasile.

Per quello che riguarda l’inflazione le previsioni indicano un tasso annuo del 3,9% nel 2019 e del 4% nel 2020, al di sotto del 4.5% (più o meno 1.5%) fissato come target dalla Banca Centrale. Considerando che l’inflazione brasiliana era al 10% nel 2016 il risultato ottenuto dal Presidente uscente Goldfajn è assolutamente degno di nota ed ha restituito credibilità all’istituto monetario.

Nonostante la novità Bolsonaro, le previsioni sull’economia brasiliana rimangono tiepide. BBVA Research stima,grazie soprattutto al sostegno della politica monetaria, nel + 2.2% il tasso di crescita reale dell’economia nel 2019, un tasso congiunturale destinato a raffreddarsi a +1.8% nel 2020 complice l’effetto frenante dei deficit gemelli.

Secondo la banca spagnola il Brasile continuerà a produrre un deficit primario che, assieme al pagamento di interessi particolarmente elevati sul debito, frenerà importanti aggiustamenti di bilancio nel breve periodo.

Il deficit delle partite correnti rimarrà comunque di poco inferiore al -1% sul Pil nel 2020, quindi ad un livello tale da non generare preoccupazioni e soprattutto pericolose dipendenze da un’eventuale fuga precipitosa degli investitori esteri.

 Il Real vivrà probabilmente una luna di miele che attorno alla metà dell’anno si dovrà confrontare con la difficoltà di mettere in campo tutta una serie di riforme (prima fra tutte quella della sicurezza sociale) promesse da Bolsonaro in campagna elettorale. La cruda realtà di deficit gemelli posizionati attorno al -10% ed esplosi negli ultimi anni soprattutto per misure discutibili di espansione fiscale (debito /Pil sopra l’80%), frena il potenziale di crescita futuro del Brasile.

 

Su Forex Portfolio di questa settimana l'analisi del cross EurBrl e le prospettive degli investimenti in bond brasiliani.

Il responsabile del settimanale Strategie Valutarie condivide su sT parte delle analisi riservate ai suoi abbonati. Continua...