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Gli asset per giocare in difesa

Al solito gli investitori pensano alla difesa quando è il momento di offendere e viceversa. L’impennata di interesse per oro, bitcoin e yen durante le tensioni registrate in Medio Oriente di inizio 2020 ne è stata per l’ennesima volta la dimostrazione.
Dei tre asset finanziari (se possiamo considerare le criptovalute tali), Bitcoin è quello che ne è uscito meglio e la cosa ci fa piacere perché si incasella molto bene la casella nella nostra mappa previsionale di questo 2020.
Google Trends è in grado di fotografare il fenomeno dell’interesse del pubblico con puntualità. Come si vede dalla figura 1 i termini di ricerca “invest Bitcoin” e “invest Gold” sono passati da un interesse di ricerca rispettivamente di 27 e 39 ad un picco di 65 e 100 durante la breve crisi geopolitica.

Su Forex Portfolio, consueto appuntamento infrasettimanale con il mondo delle valute riservato agli abbonati a Strategie Valutarie; abbiamo così deciso di fare il punto della situazione su queste tre asset finanziarie calibrate però in Euro per essere allineati agli interessi operativi effettivi di un investitore italiano.
Nell’articolo di oggi parliamo di Bitcoin, criptovaluta già coperta mensilmente dal nostro Bit Report ma che, per effetto del recente movimento, sta assumendo una conformazione grafica molto interessante in linea con le previsioni temporali di ripartenza del bull market che avevamo esplicitato nell’ultimo numero del 2019.
Due sono i grafici sui quali vogliamo concentrarci in particolare.
Il primo è quello della forza relativa rispetto all’oro. Si è parlato tanto di metallo giallo quale bene rifugio per eccellenza mentre Iran e Stati Uniti arrivavano ai ferri corti.
Dal punto di vista storico non solleviamo dubbi su questo. Dal punto di vista tecnico però il mercato sembra voler esprimersi in un altro modo preferendo in modo netto il cosiddetto oro digitale, ovvero Bitcoin.
La forza relativa Bitcoin/Oro si sta rendendo protagonista di una clamorosa rottura che sembra proprio avere tutte le intenzioni di invertire la tendenza in essere da luglio.

La formalizzazione del testa e spalla rialzista per Bitcoin è arrivata in contemporanea con il break della down trend line. Secondo questa prospettiva per qualche mese Bitcoin dovrebbe garantire performance migliori dell’oro.
Per quello che riguarda la criptovaluta presa singolarmente si ravvisano gli stessi incoraggianti segnali tecnici rialzisti.  
La trend line ribassista e la media mobile a 200 giorni sono sotto pressione. Se le resistenze, come sembra, non riusciranno a reggere l’urto bullish ancora una volta verrebbe confermato il sentiero tracciato dal nostro modello intermarket basato sul cambio UsdCny che puntualmente verrà aggiornato nel Bit Report di fine gennaio.

Il responsabile del settimanale Strategie Valutarie condivide su sT parte delle analisi riservate ai suoi abbonati. Continua...