Il Bitcoin entra nella fase della maturità

- 29/10/2021
Quasi una benedizione da parte dell’autorità di controllo statunitense che, abbinata alle promesse di Powell di non bannare le crypto, sa tanto di certificazione della natura finanziaria di questa nuova asset class che entra di diritto nel mondo dei cosiddetti investimenti alternativi.
La notizia dell’approvazione da parte della SEC americana di due ETF basati sui futures di bitcoin ha permesso a bitcoin di tornare abbondantemente sopra quota 60 mila prima di una correzione fisiologica vista la corsa sfrenata di ottobre (+40% ai dati di chiusura di giovedì). Notizia quella dell’ETF che era attesa da tempo, ma incerta sul quando.
Gli ETF quotati hanno come asset sottostante i futures su Bitcoin quotati sul CME con la stessa SEC che prenderà una decisione sugli ETF "fisici" a partire dal mese prossimo. Valkyrie e ProShares consentono anche agli investitori americani di investire su strumenti che, come la maggior parte degli ETF su commodity, hanno come sottostante un contratto future. E questa non è una buona notizia come vedremo tra poco.
BITO, questo il ticker dell’ETF di Proshares già in quotazione al Nyse Arca, ha un costo per l’investitore di 0,95% all’anno. Il benchmark di riferimento dell’ETF sarà il CF Bitcoin-Dollar US Settlement Price, un indice che aggrega i prezzi di bitcoin in dollari provenienti da mercati multipli di criptovalute. Leggendo il prospetto, i contratti futures dei quali diviene sostanzialmente proprietario chi compra l’ETF sono quelli con la scadenza più ravvicinata. Lo scambio con il contratto future successivo avverrà in prossimità della scadenza cercando di limitare al massimo il costo di rolling per il possessore di ETF. L’emittente nel documento per gli investitori indica poi chiaramente rischi di replica e di prezzo dello strumento scrivendo “the value of an investment in the Fund could decline significantly and without warning, including to zero. You should be prepared to lose your entire investment. The performance of bitcoin futures contracts and therefore the performance of the Fund may differ significantly from the performance of bitcoin”.
BITO in due giorni ha raggiunto un valore di asset under management superiore al miliardo di dollari, un record che fa capire quanto alta sia la febbre degli investitori al dettaglio, ma non solo. Il precedente record era detenuto dall’ETF di SPDR Gold shares che nel 2004 superò l’asticella del miliardo in tre giorni.
JPMorgan, forse per cercare di assecondare uno sbertucciato Jamie Dimon che ha di nuovo rimarcato che bitcoin è privo di valore, ha allertato gli investitori sui costi dei nuovi ETF con sottostante i futures.
Gli analisti americani hanno notato come BITO già oggi conta per un quarto dei volumi (l’open interest) dei contratti futures di bitcoin con scadenza ottobre e novembre. E altri ETF stanno arrivando. Per questioni molto tecniche che non spiegheremo in questa sede, sarà inevitabile un aumento nei costi del rolling. Come sanno bene gli investitori in ETF o ETC con sottostanti future su commodity, il rolling è una delle voci di costo più impattanti su questa tipologia di investimenti. Se prendiamo ad esempio i dati storici sui future di bitcoin, il costo medio di rolling nel passaggio dal contratto in scadenza a quello successivo è del 9%.
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