Il rialzo dello Yen non è neanche a metà strada

- 08/02/2016
Questa mattina Gaetano Evangelista, in risposta al quesito di un abbonato al Rapporto Giornaliero, confermava il giudizio positivo sullo yen giapponese. Una raccomandazione che adesso produce una plusvalenza a doppia cifra ma che la scorsa estate, quando è stata coraggiosamente proposta, sembrava blasfema (se non il frutto di una mente instabile). Una delle ragioni proposte faceva riferimento alla sottovalutazione reale del cambio: tenuto conto dell'indice dei prezzi al consumo, e della produttività, il cambio del Giappone è ai livelli più bassi perlomeno degli ultimi quarantacinque anni.
Non ci credete? et voilà! ecco lo Yen "REER", che sta per "Real Effective Exchange Rate".
Come vedete, la Abenomics ha prodotto una svalutazione - reale, oltre che nominale - che ha condotto il cambio non solo su livelli storicamente infimi; ma anche su una trendline di sostegno dalla quale lo yen sta adesso risalendo.
Fin dove? questo dipende da cambio a cambio. Il collega Lorenzo, che cura il settimanale Strategie Valutarie, ne sa sicuramente più di me. Ma se notiamo i precedenti impulsi verso l'alto, concludiamo che l'apprezzamento degli ultimi sei mesi (+12% in termini medi nominali) non costituisce nemmeno la metà del potenziale.