In Svezia l’inflazione torna a decollare

- 16/03/2023
Settimana di dati macro quelli arrivati dalla Svezia, ma quello più importante e atteso era quello sull’inflazione che a sorpresa ha smentito le previsioni di un raffreddamento. Con il +12% di febbraio i prezzi al consumo tornano così a impennarsi dopo il 11.7% di gennaio. Solo su base mensile l’aumento è stato del 1.1%.
Un interessante studio di Nordea ha dimostrato che solitamente l’inflazione svedese tende a muoversi con un ritardo temporale di dieci mesi di ritardo rispetto a quella americana. La strada sembrerebbe quindi essere quella di un ridimensionamento, ma febbraio ha gelato le aspettative.
La corona svedese è stata colpita duramente la settimana scorsa, ma dopo il dato si è ripresa perché a questo punto si attende una mossa aggressiva da parte della banca centrale. L’assalto a zona 11.4 ha confermato ancora una volta la solidità di una resistenza di nuovo sotto pressione.
Nell’ultimo meeting di politica monetaria la Riksbank ha chiuso con una frase sibillina: “If the krona continues to be weak, it will be considerably more difficult for the Riksbank to sustainably return inflation to the target. A stronger krona would be desirable”. Non è quindi escluso che la banca centrale sia intervenuta e, a questo punto, un rialzo dei tassi di 75 punti base nella prossima riunione potrebbe non essere escluso.
Viste le valutazioni storiche particolarmente depresse, una divisa quella scandinava sulla quale si potrebbe puntare con orizzonte medio lungo. Capace anche di fornire una interessante indicazione prospettica per i mercati azionari come dimostreremo lunedì prossimo su Strategie Valutarie.