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La "reliquia barbarica" si prende la rivincita su Bitcoin

Il Bit Report di fine aprile era stato presentato ai nostri abbonati con un titolo che suonava sinistro. Coinbase e la bolla del 2017.

In quel rapporto avevamo segnalato diversi indizi che facevano pensare ad una correzione sul mercato delle criptovalute, correzione che poi, con tutta la sua violenza è effettivamente arrivata a maggio. Strane aperture di FED e Cina sembravano far emergere ad aprile una sorta di rassegnazione al dover accettare al banchetto anche bitcoin e soci.

All’orizzonte però qualcosa non tornava. Riguardo a Tesla e Bitcoin avevamo fatto una considerazione.  “Mentre l’azione della casa automobilistica da febbraio sta puntando verso il basso bitcoin, che aveva accompagnato per mano Tesla, ha allungato il passo. Elon Musk ha venduto BTC, oppure la salita della cryptocurrency è stata eccessiva?”.

Diversi pattern intermarket, ciclici e tecnici segnalavano l’imminenza del ribaltone (Yuan cinese, multiplo di Mayer, ciclo a 58 settimane) ed infine c’era proprio quella scelta di quotare Coinbase che aveva alimentato un surriscaldamento del sentiment notevole. “La data di quotazione di Coinbase con tanto di massimo storico di bitcoin potrebbe suonare come un segnale funesto per entrambe. Esiste infatti un precedente che ci riporta al 18 dicembre 2017. Quel giorno il Chicago Mercantile Exchange diede il via alla quotazione del primo futures su bitcoin ed anche allora, dopo la grancassa mediatica, la criptovaluta toccò il massimo prima di sbriciolarsi nei 12 mesi successivi”.

Infine c’era quella smaccata preferenza per bitcoin rispetto all’oro che aveva già portato a incoronare la criptovaluta come l’oro del ventunesimo secolo relegando il metallo giallo ad esclusivo ornamento di gioielleria. Ad aprile erano state toccate le 36 once d’oro per bitcoin, 10 volte di più le 4 che servivano un anno prima in piena pandemia. Negli ultimi giorni di aprile un primo segnale del mercato si era palesato. Riportando il rapporto a 26, gli arbitraggi vendo BTC compro Gold stavano cominciando a prendere piede tra gli investitori. Era solo la premessa. Dopo un illusorio rimbalzo, è arrivata una valanga che in un colpo solo ha formalizzato senza grandi dubbi una figura di testa e spalla ribassista.

Le 20 once per bitcoin raggiunte ieri rappresentano un punto intermedio verso l’obiettivo posizionato più in basso. Stando così le cose il prevedibile rimbalzo dovrebbe essere utilizzato per rafforzare il trade short BTC/XAU. Ne riparleremo nel Bit Report di maggio ormai prossimo alla pubblicazione e naturalmente riservato agli abbonati a Strategie Valutarie.

Il responsabile del settimanale Strategie Valutarie condivide su sT parte delle analisi riservate ai suoi abbonati. Continua...