Le valute asiatiche si pronunciano sul petrolio

- 30/11/2018
Il petrolio rimane la materia prima che, nel bene o nel male, coinvolge di più gli investitori non professionali di tutto il mondo.
Per questo motivo rimane sempre molto interessante capire le prospettive dell’oro nero anche per gli impatti che potrebbero esserci non solo a livello azionario ed obbligazionario, ma anche valutario.
Dollaro canadese, Rublo russo e Corona norvegese risultano le valute storicamente più impattate dalla debolezza del greggio, ma di questo abbiamo già parlato negli ultimi rapporti settimanali.
C’è un’altra valuta che invece sembra avere acquisito negli ultimi anni una discreta capacità “previsiva” sul prezzo del petrolio. Stiamo parlando, del JPM Asian Index, un indice che replica il paniere delle valute asiatiche.
L’Asian Index è infatti reduce dall’avvicinamento dei minimi di dicembre 2016, livello da cui è partita una reazione. Lo stesso Asian Index sembra però anche avere la capacità di tracciare la strada del petrolio con un semestre di anticipo.
Il grafico che presentiamo è su scala settimanale e mostra come il minimo di dicembre 2016 ed il massimo di aprile 2018 del petrolio coincidono con il prezzo toccato dall’Asian Index 6 mesi prima.
Se questo parallelo intermarket dovesse andare avanti con questa precisione allora dovremo attenderci ancora 4/5 mesi di pressione ribassista sui prezzi del petrolio.