Prova di maturità per la sterlina inglese

La Gran Bretagna sta vivendo un momento storico complesso per via dei tanti cambiamenti che la Brexit sta portando al tessuto economico e politico del paese. Il rialzo dell’inflazione registrato negli ultimi mesi preoccupa la Bank of England in un paese alle prese con un mercato del lavoro che presenta delle carenze importanti in quei settori dove la manodopera estera era, ed è, fondamentale.

La BoE si è mostrata a più riprese hawkish sui tassi, forse anche più realista di una Fed alla quale il mercato comincia a credere sempre meno relativamente alla narrativa dell’inflazione temporanea. E così, sull’onda di un mercato che prezza in UK tre rialzi nel costo del denaro nel 2022, la sterlina ha riguadagnato molto terreno sul dollaro americano con un +24% dai minimi di marzo 2020 che ha riportato il Cable a 1.42, soglia tecnica di assoluto rilievo.

Come vediamo nella figura in questa zona di prezzo si posiziona il massimo del 2018, ma anche una pletora di punti di minimo primario che hanno accompagnato GbpUsd dal 1985 in avanti.

In una prospettiva di lungo termine il test di questa resistenza arriva nel momento in cui l’analisi ciclica sembrerebbe intercettare un punto di massimo primario.

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