Forex
Una strategia incrementale sul Peso messicano

Come indicato da alcune settimane all’interno di Strategie Valutarie, le valutazioni raggiunte dal Peso messicano cominciano ad essere interessanti. Con i rendimenti ormai superiori al 7% sulle emissioni in valuta locale (ma privi di rischio emittente se prendiamo in considerazione un bond sovranazionale), il premio offerto rispetto ad un titolo governativo tedesco con scadenza analoga arriva a sfiorare i 750 punti base. Un premio importante che, tolta la fase terminale del 2016, si era visto solo nel 2005.
In termini di valutazioni il Peso dista dalla media a 20 anni del cambio effettivo reale di una percentuale che sfiora il 20%. Se accorciamo il tiro alla media decennale siamo comunque sotto del 12%; uno sconto storicamente importante. Se osserviamo il grafico del cambio effettivo reale possiamo notare come non siamo lontanissimi da quei minimi realizzati nel 1994 quando si sviluppò la cosiddetta “crisi del Peso”.

Dal punto di vista tecnico il rischio è certamente elevato, ma non più elevatissimo come quello di luglio quando EurMxn stazionava attorno a quota 20. Pur con la prudenza che a più riprese su Strategie Valutarie abbiamo indicato come doverosa, ci sono elementi che ci spingono a caldeggiare un ulteriore ingresso che si va a sommare a quello già indicato su SV del 23 ottobre (un terzo del capitale); in quel caso il cambio era 22,40 e con la manovra odierna arriviamo a due terzi dell’ideale investimento in Mxn.
Su Forex Portfolio (supplemento infrasettimanale di Strategie Valutarie) di mercoledì scorso, abbiamo suggerito una obbligazione in peso messicani. Il rischio duration è limitato, il vantaggio fiscale è rilevante considerando la tassazione al 12,5%, il titolo è quotato sul circuito EuroMot e EutoTlx e lo spread denaro lettera è contenuto in meno di mezzo punto percentuale.

Il responsabile del settimanale Strategie Valutarie condivide su sT parte delle analisi riservate ai suoi abbonati. Continua...