Anche l'ampiezza suggeriva la formazione di un minimo

- 09/07/2013
Fra le statistiche di ampiezza di mercato disponibili periodicamente sul Rapporto Giornaliero, c'è quella relativa al numero di società quotate sulle piazze finanziarie europee, al di sopra della propria media a 50 giorni. In linea teorica, il superamento verso l'alto/basso di questo benchmark tecnico, identifica una condizione di uptrend o downtrend di breve/medio periodo. Ma cosa succede quando questa indagine viene condotta su tutto il mercato. La statistica in basso rappresenta la percentuale di azioni del MSCI Euro Index (120 società quotate) che in ogni dato giorno presentano questa condizione di positività.
A ieri, esattamente 40 azioni su 120 (il 33.3% del totale) quotava sopra la media a 50 giorni. Soffermiamo ora l'attenzione sui casi in cui questa ampiezza si prosciuga: vale a dire, quando meno del 10% di società si trova in uptrend.
La casistica più recente interessa la fine di novembre 2011, il periodo a cavallo fra maggio e giugno dello scorso anno, ed ancora la terza decade di giugno di quest'anno. Ad evidenza, questo "prosciugamento tecnico" è coinciso in tutti i casi con il minimo di mercato. Insomma, quando le azioni in uptrend diventano assoluta minoranza; l'uptrend riparte. E' una regola che ovviamente necessita di conferme; che in occasione del minimo del 24 giugno, per la verità, non sono affatto mancate.