Ampiezza e volume
Com'é la struttura portante del bull market?

Uno degli strali più frequentemente rivolti nei confronti del mercato azionario americano, è la ristrettezza della partecipazione al rialzo: le favolose performance di quest'anno sarebbero merito di una decina scarsa di società, con tutte le altre rimaste nell'ombra. Una tesi discussa, che però ci allontana dal focus della questione.
Se tutte fosse merito della cosiddette Magnifiche Sette, il resto del mondo non dovrebbe produrre i guadagni che hanno consentito a diversi listini - dove oltretutto la tecnologia è scarsamente rappresentata - di collocarsi persino al di sopra di Wall Street nel ranking da inizio anno delle borse mondiali.
Un modo per misura lo stato di salute delle borse mondiali, è sotto la prospettiva dell'ampiezza di mercato. Se la stragrande maggioranza delle azioni mondiali è in downtrend, o non partecipa al rialzo, la Advance-Decline Line dovrebbe immediatamente riflettere questa patologia.

Notiamo invece che la MSCI A-D Line mantiene la sua traiettoria rialzista, sebbene oggettivamente con una pendenza non particolarmente esaltante.
Ma ci sono pochi dubbi circa la permanenza della A-D Line sopra il doppio supporto dinamico, che peraltro da anni ne accompagna l'evoluzione verso l'alto.
Un supporto rispettato senza soluzione di continuità dal 2009 in avanti:

Tutte le correzioni del bull market inaugurato ormai quasi quindici anni fa, sono sempre state prontamente contenute da questo supporto. Senza alcuna eccezione. Allo stato attuale, finché questo argine regge, si può ben concludere che il bull market è ancora vivo e vegeto.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...