Ampiezza e volume
Gli investitori non perdono mai l'occasione di perdere l'occasione

Non scopriamo niente quando ricordiamo che le borse mondiali sono in bull market. Iniziato nell'ormai remoto 2009 - dodici anni fa - il rialzo dei mercati azionari ha conosciuto un brusco stop poco più di un anno fa. Ma quel crollo è risultato un incidente di percorso; una temporanea deviazione da un percorso di crescita che nei mesi successivi ha condotto a nuovi massimi assoluti. Quando mai nella storia tutti gli indici del MSCI All Country - 50 su 50! - hanno vantato un posizionamento plebiscitario sopra la propria media mobile a 200 giorni?
Salgono tutti i mercati, insomma, senza eccezioni. Certo, ci sono sfumature, e d'altro canto il listino dell'Indonesia non può essere comparato per dimensioni a Wall Street. Ma proprio questa è la forza dell'ampiezza di mercato: che misura lo stato di salute di una collettività, senza soffermarsi né sul differente censo; né sulla entità delle performance realizzate.

Prendiamo la Advance-Decline Line delle borse mondiali. La misura punta risolutamente verso l'alto da tempo. Salvo sporadicamente concedere ai ritardatari delle imperdibili opportunità secondarie di ingresso. L'ultima occasione risalendo a fine 2018: quando il pessimismo era imperante. Purtroppo non suonano mai la campanella sui minimi di mercato, sicché puntualmente queste occasioni sono rigettate, e la correzione scambiata per inizio di un improbabile bear market.
Notevole come il rovescio di febbraio-marzo dello scorso anno, non abbia nemmeno avvicinato questo argine-spartiacque, che fedelmente dal 2009 accompagna verso l'alto le quotazioni azionarie. Con i recenti nuovi massimi assoluti, non si scorgono all'orizzonte serie minacce.

Quando si esaurirà il bull market più noioso e disprezzato della storia? nessuno può dirlo con certezza. Di sicuro il bear market si manifesterà quando sarà neutralizzato il segnale bullish di lungo periodo scattato a maggio 2009: quando, per la prima volta dopo il massimo del 2007, la A-D Line delle borse mondiali bucò verso l'alto questo spartiacque dinamico.
Questa prospettiva allargata sottolinea come, dopo il minimo di dodici anni fa, gli investitori hanno avuto più di una occasione per salire a bordo: nel 2011-12, nel 2016 e appunto a fine 2018. Probabilmente mancheranno anche la prossima occasione.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...