I volumi aumentano: contenti?

- 26/10/2015
Una delle più sonore argomentazioni ostili al bull market iniziato nel 2009, si basava sulla pochezza degli scambi: come insegnano i vecchi manuali di analisi tecnica, un trend è salutare se accompagnato dai volumi. Ne consegue che un rialzo che ha portato lo S&P500 a triplicare di valore, era da snobbare perché il turnover degli scambi non si espandeva parallelamente: un'osservazione apparentemente corretta, ma fallace. Perché il mercato è salito proprio grazie ai volumi calanti.
Anzi, si può notare come, nell'ambito di una evidente tendenza calante, i volumi si sono impennati (in blue la media mensile del NYSE Total Volume) soltanto in corrispondenza delle fasi correttive nel frattempo sperimentate.
Di recente però si è assistito ad un fenomeno nuovo: sempre in termini medi, gli scambi sul tabellone principale del NYSE sono saliti ai livelli più alti degli ultimi quattro anni. Pur partendo da bassi livelli, sembra essere nata una nuova tendenza crescente su questo fronte. E, a differenza del passato, i volumi non si sono ridimensionati una volta conseguito il doppio minimo di agosto-settembre.
Un comportamento diverso da quello a cui eravamo abituati. Cosa ci sta comunicando il mercato?