Ampiezza e volume
Il 2014 in borsa come il 2007?

È bastato un calo di alcuni punti percentuali per scatenare di nuovo il pessimismo fra gli investitori: lo S&P sarebbe sull'orlo di un tracollo. Penso che molto di questo scetticismo sia naturale, proveniendo dalle larghe schiere di investitori che hanno perso buona parte dell'eccezionale bull market degli ultimi sei anni; e che per questo motivo sono portati ad enfatizzare i segnali negativi, anche quelli infimi, per confortare il proprio ego ragionevolmente frustrato.
Ma se invece prestiamo attenzione alla valutazione oggettiva, ci rendiamo conto che un paragone con il 2007 appare del tutto improbabile:

Come si può notare (parte di sinistra del grafico) i nuovi massimi assoluti dello S&P sono stati confermati dall'ampiezza di mercato. Difatti la Advance-Decline Line, costruita con le 1500 azioni che compongono l'indice composito americano (somma dello S&P500, S&400 Mid Caps e S&P600 Small Caps) ha confermato il break rialzista, non segnalando alcuna anomalia comportamentale.
Stridente il contrasto con il 2007, quando il nuovo marginale massimo di ottobre vide la A-D Line sensibilmente attardata: una divergenza che denunciava la condizione di fragilità di Wall Street, che si appoggiava su poche società ad elevata capitalizzazione.
Questo rischio al momento è escluso. Direi che prima di preoccuparci, dovremmo perlomeno vedere l'indice scendere sotto al massimo di settembre. Ma allo stato attuale seri rischi non sono all'orizzonte, a mio parere.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...