Il bull market azionario gode di buona salute

- 10/06/2020
Se dovessimo valutare lo stato di salute dei listini azionari mondiali sulla base della partecipazione più o meno corale al movimento generalizzato, dovremmo prevenire a confortanti conclusioni.
Come sempre, lo strumento irrinunciabile per formulare questo tipo di valutazioni è rappresentato dall’ampiezza di mercato. Nella forma più semplice ma altrettanto efficace, si fa ricorso alla cosiddetta Advance-Decline Line. In questo caso siamo soliti prendere in considerazione i primi 25 indici mondiali per capitalizzazione, calcolando quotidianamente il numero di borse determinano la seduta in rialzo ovvero il ribasso; prescindendo dall’entità del saldo e dalla capitalizzazione sottostante. Una misura democratica, dopotutto.
La differenza tra indici rialzo e indici in basso, cumulata, fornisce la nostra agognata A-D Line.
Come si può notare, questa linea punta stabilmente verso l’altro, pur essendosi concessa in un paio di circostanze negli ultimi due anni e mezzo una pausa rigeneratrice: sempre ben contenuta dal supporto dinamico che ne accompagna l’ascesa. L’aspetto confortante è costituito dal recente nuovo massimo: a differenza dello stesso indice MSCI, la A-D Line del G25 ha avuto ragione del picco di inizio anno, e questo testimonia come la partecipazione al bull market sia generalizzata, e non appannaggio di poche borse ad elevata capitalizzazione (leggasi: Wall Street).
Un aspetto beneaugurante per la possibilità di migliorare ulteriormente le quotazioni correnti.