Ampiezza e volume
Il bull market strutturale è ancora ben solido

Dopo un bear market ciclico che ha interessato i tre quarti del 2022, lo scorso anno Wall Street è ripartita di slancio, trainata dai settori Growth. Un bull market ciclico che ben si inserisce in un contesto strutturale tuttora positivo: da quando, nel fatidico 2009, la Advance-Decline Line dello S&P500 si spinse oltre la resistenza all'epoca opposta dalla media mobile.

Quella media mobile ha agito da supporto in innumerevoli occasioni, fornendo agli investitori ritardatari occasioni secondarie di ingresso.

Sotto questa prospettiva l'aggiustamento di prezzo del 2022 evidenzia la sua natura fisiologicamente correttiva, con l'ampiezza di mercato che si è appoggiata delicatamente sull'argine, prima di rimbalzare convintamente lo scorso anno.

Poiché questa misura di mercato è democratica - assegna fattore +1 in caso di rialzo e -1 in caso di ribasso giornaliero, a prescindere dall'entità del saldo e soprattutto dalla capitalizzazione riguardata - si tratta di una rappresentazione che va oltre le presunte limitazioni prodotte da indici capitalizzati come lo S&P500.

Ragion per cui i cassettisti che nel 2009 furono invitati a ritornare sul mercato, per il momento possono dormire sonni relativamente tranquilli. Questo evidentemente non esclude aggiustamenti anche profondi e persistenti, come visto. Ma ancora adesso l'onere della prova spetta ai ribassisti.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...