Ampiezza e volume
Il "calcio d'inizio" di una nuova esperienza rialzista

Una delle virtù conclamate del bull market, è l'ampia partecipazione al rialzo fotografato dall'indice. Se è vero che le solite note forniscono un apporto significativo, è altresì vero che nessuno rimane indietro: al peggio sottoperformance, ma non scende.
Tant'é vero che, fra le oltre 3000 società del NYSE, più del 68% si presenta in uptrend secondo la tecnica del point&figure. Il cosiddetto BPI (Bullish Percent Index) misura per l'appunto la proporzione di società di un paniere o settore, che presentano una configurazione bullish.

Il dato di ampiezza in questione si colloca ai livelli più alti degli ultimi due anni.
Una domanda che sorge legittima è se per caso "troppo è troppo". Se cioé la partecipazione è talmente diffusa, che semplicemente non ci sono più società in grado di posizionarsi a loro volta in modalità bullish, fornendo un ulteriore apporto al rialzo prospettico del mercato.
La figura in basso fornisce la risposta, allargando la visuale. Intanto il fenomeno evidenziato non trova riscontro nei bear market: come quello del 2007-2009. Il che evidenzia la vitalità vantata dal mercato.

In secondo luogo, la lettura elevata del BPI tende a manifestarsi "a grappolo": per mesi e mesi a venire. E nel frattempo, lo S&P cresce, in ciò incoraggiato proprio dalla lettura iniziale benigna.
Evidentemente, quando più di due terzi delle società del NYSE entra in modalità bullish, si lascia alle spalle una correzione più o meno profonda; dando il "calcio d'inizio" ad un nuovo e fresco bull market.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...