Ampiezza e volume
La prossima correzione va comprata

Gli analisti tecnici - vincitori indiscussi di questi quasi dodici anni di bull market - si servono di indicatori di lungo periodo per anticipare la probabilità di massimi e minimi rilevanti di mercato.
Fra questi, un ruolo chiave è rivestito dall'High-Low Logic Index, elaborato anni addietro da Norman Fosback. L'Hi-Lo Index si basa sulla ponderazione delle società americane sui nuovi massimi annuali, e allo stesso tempo di quelle sui minimi annuali; con riferimento alle azioni quotate al NYSE, al Nasdaq e all'Amex. Questa considerazione si basa sulle contraddizioni, che di solito si manifestano agli estremi, in termini di ampiezza di mercato.
Un compito complesso, che produce un oscillatore i cui estremi tendono a collimare con gli estremi di mercato. Nello specifico, i massimi primari si conseguono con un Hi-Lo Index superiore a 2.0 volte. I minimi primari, con letture inferiori a 0.5.

Il massimo del 2000, quello del 2007, del 2015, di settembre 2018 e di inizio 2020: sono stati conseguiti con un Hi-Lo Index in area surriscaldata. Il conseguente ribasso non è giunto a sorpresa.
Di converso, minimi primari negli Stati Uniti sono stati raggiunti quando l'indicatore in esame è sceso sotto quota 0.5: nella primavera del 2003, a fine 2008, ad ottobre 2011, ad inizio 2019 e a maggio 2020.
E adesso? la lettura corrente è compatibile con un massimo o un minimo di mercato?
A 0.22 volte, siamo su livelli storicamente infimi. Non compatibili certamente con un massimo primario di mercato.
Flessioni, in simili circostanze, sarebbero da cogliere come ghiotta opportunità per aggiungere posizioni a quelle lunghe, accumulate a partire da agosto dello scorso anno.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...