A Wall Street non succedeva dal 2018

- 20/10/2022
Oggi parliamo di outside day (OD). Un OD si manifesta quando il massimo supera il picco della seduta precedente, con il minimo inferiore a quello del giorno prima, con lo scostamento fra chiusura ed apertura superiore al range di 24 ore prima. Questo è molto facile da scorgere su un grafico a candele, come quello che propongo qui in basso.
Il primo OD è bearish. Qui la particolarità è che la chiusura è inferiore al minimo del giorno precedente. Il secondo OD è bullish, in quanto la chiusura è superiore al massimo del giorno precedente, ed è speciale perché si proviene da un minimo a 52 settimane.
La tabella in basso mostra le performance del mercato in presenza di OD rialzisti ovvero ribassisti, a partire dal 1978, quando iniziano i nostri dati. Interessante notare come in ogni caso la seduta successiva il mercato soffra, forse per digerire un eccesso di volatilità che in ogni caso rende gli investitori nervosi. Una settimana dopo restano le sorprese: lo S&P500 sovraperforma la media storica dopo un OD ribassista, mentre sottoperforma dopo un OD rialzista. È come se in ogni caso lo sforzo prodotto per disegnare questa configurazione, generasse nei giorni successivi una reazione opposta.
Ma dopo la prima settimana, i dati iniziano ad allinearsi secondo logica. Questo però fino a tre mesi, quando le tendenze relative tornano di nuovo confuse. Ragion per cui un OD finisce per perdere la sua presunta capacità predittiva.