Indicatori
Il Choppiness Index anticipa un mercato laterale

Il Choppiness Index riporta se un determinato mercato si muove in tendenza o lateralmente. L’incertezza manifestata dallo S&P nelle ultime settimane ha indotto un’impennata di questo indicatore. Mi interessa a questo punto stabilire se ciò possa avere implicazioni per la performance dura.
L’autore ha segnalato il livello pari a 62 punti come rappresentativo di un mercato non direzionale. Questa soglia è stata raggiunta di recente, e ciò ci consente di valutarne le prospettive future.
A partire dal 1980 il Choppiness Index si è spinto sopra questa soglia una quindicina di vocazioni prima dell’episodio di un paio di settimane fa. I ritorni medi e la frequenza positiva dopo questi segnali non sono molto diversi dall’andamento tipico storico. La differenza è fatta dalla deviazione standard dei ritorni.

Si possono valutare approcci alternativi a quello ufficiale suggerito dall’autore. Ad esempio ho definito degli scaglioni calcolando i ritorni prospettici per ciascuno di questi scaglioni.

Le statistiche suggeriscono la possibilità che il mercato azionario faccia fatica a migliorarsi ulteriormente nel breve periodo. Quando la media a 10 giorni del Choppiness Index si spinge sopra i 55 punti, come avviene in questo momento, il mercato azionario consegue una performance media del +0,2% ad un mese di distanza. Si tratta del meno lusinghiero degli scaglioni esaminati. Negli altri casi, la performance varia da 0,7 al +1,1% ad un mese di distanza. Similari in tutti i casi le frequenze bene, tranne per il corrente scaglione, che vede il mercato salire in appena 57,5% dei casi a distanza di un mese.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...