Analisti e investitori: mettetevi d'accordo!

- 07/03/2017
C'è un fenomeno interessante da registrare, a proposito del sentiment di mercato. Ci dicono che bisogna vendere quando "tutti sono ottimisti", perché ciò implica che non è rimasto più nessuno ad acquistare azioni, sospingendo ulteriormente verso l'alto le quotazioni. È un approccio, quello contrarian, che solitamente funziona sui massimi: peccato che non tutti gli estremi di ottimismo coincidano però con un massimo. In altre parole, i massimi di mercato sono contraddistinti da estremi di ottimismo, ma non tutti gli estremi di ottimismo coincidono con i massimi di mercato.
C'è poi un problema fondamentale: quale tipologia di investitore dobbiamo osservare? perché se esaminiamo l'atteggiamento degli analisti finanziari, misurato dal sondaggio settimanale condotto da Investors Intelligence, otteniamo un dato: in media, nell'ultimo anno i Tori sono risultati dominanti, al 51% del totale. Mentre se esaminiamo i piccoli investitori, censiti da AAII, otteniamo una percentuale di rialzisti molto più contenuta: poco più del 32%, praticamente a livelli visti prima d'ora soltanto nel 2009, nel 2003 e nel 1994.
La differenza fra questi due dati, supera i 18 punti percentuali:
Si tratta di un record storico: mai prima d'ora fra analisti e piccoli investitori si è manifestata una simile discrepanza.
Se limitassimo l'indagine ai soli casi in cui la differenza risulta superiore al 12%, in termini medi annuali, scorgiamo quattro rilevazioni: e in tutti i casi lo S&P si è migliorato ulteriormente, a distanza di dodici mesi...