Sentiment
Basta un calo del 2% per scatenare il panico?

Calcolato dalla sezione finanziaria della CNN, il Fear&Greed Index si basa sulla combinazione di sette indicatori di sentiment: spread creditizi, volatilità (VIX), put/call ratio, ipercomprato/ipervenduto, nuovi massimi/minimi, ampiezza di mercato e stock/bond ratio. In linea teorica, un eccesso di ottimismo dovrebbe registrarsi in concomitanza con i massimi di mercato, laddove al contrario una prevalenza di ribassisti dovrebbe anticipare la fine delle fasi discendenti.
Secondo CNN, la corrente lettura del F&G testimonia paura ("Fear") da parte degli investitori. Questo, con lo S&P500 che soltanto una settimana fa conseguiva un nuovo massimo storico, e che subito dopo ha ceduto appena il 2.0% del suo valore.

In effetti negli ultimi sei mesi un indice di sentiment così depresso, non è mai stato registrato. Per ritrovare una lettura analoga dovremmo risalire a fine ottobre: quando, dopo due mesi di aggiustamento, e con le quotazioni penetrate ben più in basso dai massimi (storici) dell'epoca, il sentiment era ancora più depresso: si sarebbero poste le basi per uno spettacolare decollo nei mesi successivi.
Cosa spinge gli investitori ad un simile pessimismo? e, soprattutto, la storia si ripeterà?

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...