C'é euforia sul mercato azionario americano?

- 28/07/2025
La mia analisi del mercato azionario ruota attorno a due fattori principali: il contesto del sentiment, per identificare gli estremi nelle emozioni degli investitori che potrebbero preparare il terreno per punti di svolta a breve e lungo termine, e il contesto tecnico, con particolare attenzione al trend e ai livelli importanti che potrebbero innescare cambiamenti di sentiment e preannunciare movimenti significativi.
Se mi chiedessero di contestare la valutazione secondo cui gli operatori di mercato sono in uno stato di euforia, elencherei diversi fattori a sostegno della mia confutazione.
- Il Bitcoin (BTC—119.454,80) è un asset separato dal mercato azionario statunitense. L'euforia che circonda una valuta non implica necessariamente euforia nel mercato azionario. Potrebbe esserci il rischio di un crollo del BTC, ma l'andamento dei prezzi da solo non è un indicatore del sentiment.
- La mania delle meme stock suggerisce che gli investitori retail siano stati contagiati dalla febbre speculativa, ma limitatamente a un determinato gruppo di titoli che difficilmente determinano l'andamento complessivo dell'indice S&P 500 (SPX—6.388,64). Ciò potrebbe indicare che il rischio associato ai titoli meme non si traduce necessariamente in un rischio di mercato generalizzato.
- Altri fattori contemplati sono i sondaggi tra gli investitori, il rapporto prezzo/utili (P/E) e i livelli dell'indice di volatilità del mercato Cboe (VIX—14,93). Il VIX appare basso sul grafico, il che potrebbe contribuire all'elevato livello di euforia. Tuttavia, considerando la volatilità storica (HV) a 21 giorni dell'indice SPX pari a 6,7, un valore del VIX intorno a 15 potrebbe essere considerato elevato.
Da considerare anche i sondaggi fra gli investitori:
Il dato dell'American Association of Individual Investors (AAII) mostra un 37% di ottimismo, in calo rispetto al 45% di inizio mese.
Il dato della National Association of Active Investment Managers (NAAIM) di 81 della scorsa settimana (100 = investimento completo; 200 = leva finanziaria lunga) è in calo rispetto al dato di 99 del 2 luglio.
Il sondaggio di Investors Intelligence (II) ha mostrato il 52% di ottimisti (i massimi degli ultimi sette anni tendono a oscillare tra il 60 e il 65% di ottimisti) e il 22% di pessimisti (con il 15% di pessimisti che ha preceduto le difficoltà del mercato dal 2024, una percentuale raggiunta l'ultima volta nel marzo 2024 e prima della correzione del secondo trimestre 2024).
Esistono altri strumenti per analizzare il sentiment, alcuni dei quali sono ben lontani dall'indicare il mercato “euforico” che è stato pubblicizzato. Ad esempio:
Ultimo dato registrato superiore del 50% rispetto al minimo raggiunto nel gennaio 2022, anche dopo un leggero calo nel rapporto del 15 luglio. Inoltre, il 71% dei titoli che compongono l'indice SPX presenta livelli di interesse allo scoperto superiori di almeno il 25% rispetto al minimo registrato nelle 52 settimane precedenti.
Come mostra il grafico trimestrale riportato di seguito, si sono registrati deflussi netti dai fondi azionari nazionali. Utilizzando questo strumento, è possibile osservare un clima di euforia alla fine del 2024 e all'inizio di quest'anno, prima del calo registrato tra febbraio e aprile. Tuttavia, è difficile sostenere che tale euforia sia ancora presente, dato che gli investitori si stanno orientando verso investimenti esteri e materie prime.
Le variazioni dell'open interest su cinque giorni relative alle opzioni SPY con scadenza venerdì 25 luglio non mostrano una tendenza al rialzo indicativa di euforia. Infatti, le variazioni più significative dell'open interest sono state le aggiunte di opzioni put con strike a 630, scadute senza valore, e le liquidazioni di opzioni call con lo stesso strike price. I trader a breve termine non hanno una mentalità euforica.
Si può sostenere che in alcuni settori o asset sia presente un clima di euforia, ma questo non sembra essere il caso quando si valuta il sentiment rispetto al mercato azionario più ampio. Resta da vedere se l'eccesso speculativo nei titoli meme e quantistici si riverserà sul mercato più ampio.
Con l'indice SPX che ha raggiunto nuovi massimi storici, vi sono indicazioni che il denaro inattivo e/o la copertura delle posizioni corte potrebbero sostenere ulteriormente gli indici più ampi. Inoltre, nella misura in cui vi sono sacche di ottimismo, questo è giustificato fino a quando non vi saranno prove di danni tecnici nel mercato.