Sentiment
Che cosa ci dice il comportamento dei "gestori attivi"?

I gestori attivi di portafoglio rappresentati dalla NAAIM (National Association of Active Investment Manager) hanno drasticamente ridotto l'esposizione in borsa nelle ultime settimane. Il sondaggio più recente rivela una allocazione media in azioni pari al 16% del portafoglio: un dato bassissimo, oltretutto se si considera che meno di sei mesi fa oltre il 90% del patrimonio risultava mediamente investito in azioni. Persino la più conservativa media a tre mesi è passata dall'83 a meno del 40% di Equity in soli cinque mesi.

Diventa interessante collocare nel giusto contesto questo prosciugamento di entusiasmo. Negli ultimi sei anni una esposizione media in azioni inferiore al 40%, prima d'ora, è stata registrata soltanto nell'ultimo quadrimestre del 2011, come si può rilevare dalla figura. E si trattò senza dubbio di una buona opportunità per puntare su Wall Street; anche se la paralisi della pubblica amministrazione americana e la perdita della "tripla A" dissuaderono all'epoca non pochi investitori.
Se la storia si ripetesse nella stessa misura, questa rarefazione di ottimismo condurrebbe nelle prossime settimane ad un minimo di mercato. A meno che si tratti di qualcosa di ben peggiore.
La parte iniziale della figura evidenzia come una allocazione media in azioni inferiore al 40% fu raggiunta a fine luglio 2008. Sfortunatamente, ciò non indusse alcuna reazione da parte del mercato, che anzi si avvitò su se' stesso nei mesi successivi.
Dunque se quello in formazione è un doppio minimo, da qui si dovrebbe ripartire senza troppe esitazioni; ma se così non fosse - se non si manifestasse una reazione definitiva - prenderebbe corpo lo scenario più infausto. Le prossime settimane saranno di fondamentale rilevanza.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...