Cos'é questa mania per le opzioni put?

- 05/01/2023
È un fenomeno eccezionale: i piccoli investitori vanno pazzi per le opzioni put sulle azioni americane. Il rapporto fra put e call, espresso conservativamente in termini di media mobile mensile per smussare le oscillazioni altrimenti spesso erratiche, si è spinto in questi giorni sopra l'unità. In altre parole, negli ultimi 21 giorni sono state scambiate 1005 opzioni put per ogni 1000 call.
Una sostanziale equivalenza che però costituisce appunto un'eccezione per una tipologia di investitori solitamente scarsamente propensa per il lato corto del mercato. Il CBOE stesso si è sentito in dovere di fornire ieri una precisazione, che però non convince del tutto, specie nel momento in cui si entra nel particolare, soffermando l'attenzione sui microlotti da meno di 10 contratti.
L'assenza di precedenti nega la possibilità di giungere a conclusioni operative. Possiamo soltanto richiamare un paio di precedenti vagamente simili. A marzo 2020 il pubblico si lasciò contagiare da analogo "pessimismo": che giunse puntualmente in prossimità di un minimo dal quale le quotazioni si sarebbero risollevate in modo spettacolare nei sette trimestri successivi.
Prima però, e partendo dal 1995, l'unico esempio in qualche modo sovrapponibile a quello recente, risale alla primavera del 2008: l'economia era già entrata in recessione, sebbene ancora non ufficialmente, ed una analoga proporzione di put passava di mano. Il mercato realizza un minimo però soltanto provvisorio: il rimbalzo avrebbe lasciato presto spazio ad un crollo epocale, che confermò la posizione storicamente estrema adottata dal mercato.
La domanda a questo punto è scontata: quale esempio seguirà questa volta il mercato?