Cosa comporta un sentiment persistentemente bullish

- 24/06/2021
Se siete abbonati ad una newsletter finanziaria, elevata è la probabilità che vi abbiano raccomandato di comprare azioni da un anno a questa parte. Questo, almeno stando a quanto riporta il servizio di Investors Intelligence (II), che monitora oltre cento newsletter finanziarie, stabilendo la percentuale degli analisti bullish, bearish, o indecisi.
Stando a II, i Tori si collocano oltre il 50% del totale da maggio dello scorso anno. Questo sondaggio è condotto ininterrottamente dall'inizio degli anni Sessanta, ma è la prima volta nella storia che una positività è ostentata per più di un anno. Vediamo cosa questo possa comportare per i mesi a venire.
La percentuale di rialzisti in effetti si è lievemente ridimensionata nelle settimane recenti, mettendo a rischio la tenuta della soglia del 50%. Il punto è stabilire cosa comporti il venir meno di una maggioranza di rialzisti.
Per rispondere, ho individuato tutti gli episodi di permanenza sopra il 50% per almeno tre mesi, calcolando i successivi ritorni dello S&P500 dopo la prima settimana infausta: i risultati sono riportati qui in basso, assieme alle performance storiche dello S&P500.
Sembra che il mercato reagisca conseguendo ritorni meno esaltanti rispetto al solito. Tuttavia la frequenza benigna non degrada vistosamente. Per cui è insensato aspettarsi rovesci epocali qualora il dato in questione dovesse ridimensionarsi in modo significativo: basta osservare la perdita media. Sei mesi dopo la fine di queste sequenze, Wall Street in media ha guadagnato pur sempre il +5.4%.