Due elementi che inducono alla cautela

- 06/01/2017
Le cifre tonde sugli indici costituiscono tipicamente delle soglie a ridosso delle quali prendere profitto, o acquistare. Per quasi due anni il Dow Jones ha fatto i conti con i 18.000 punti, venendone respinto e ripiegando fino a 16 mila punti in diverse circostanze. Gli investitori si sono assuefatti a considerare caro il mercato a 18k, e conveniente a 16k. E ora il mercato ha strappato verso l'alto, portandosi a ridosso dei 20.000 punti. Oggi vorrei soffermarmi sulle conseguenze dell'interessamento di queste cifre tonde.
La prima tabella in basso mostra le performance del Dow Jones dopo aver raggiunto le migliaia, a partire dai 1.000 punti. Il segnale prevede che l'indice navighi al di sotto della soglia per almeno un mese, prima di penetrarla anche soltanto nell'intraday. I ritorni tipicamente sono inferiori alla media storica. Ciò conferma che queste soglie agiscono molto bene da resistenza, perlomeno nel breve periodo.
Un altro dato degno di nota è il sondaggio settimanale condotto fra gli advisor da Investors Intelligence. La percentuale di rialzisti ha superato di recente il 60% fra tutti gli scrittori di newsletter e servizi di advisory finanziaria: si tratta della lettura più elevata degli ultimi due anni. In ottica contrarian, questo tono trionfale suggerirebbe l'imminenza di una pausa di riflessione. La statistica conferma.
Ritornando sulle performance di Wall Street dopo il superamento delle cifre millenarie, ho isolato i casi in cui nel contempo i Tori censiti da Investors Intelligence superano il 50%. In ottica rialzista, sarebbe meglio se i Tori fossero minoritari...
* Rocky White per Schaefferresearch.com