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Fioccano le vendite degli Insider: motivo di preoccupazione?

Negli ultimi mesi gli Insider - coloro i quali per la posizione rivestita nella società quotate si trovano in possesso di informazioni riservate, e sensibili per l'andamento in borsa delle relative azioni - negli Stati Uniti sono risultati particolarmente attivi venditori. Secondo le informazioni raccolta il rapporto fra vendite ed acquisti, in termini di controvalore, hanno sovente superato le diverse decine di volte.
Naturalmente svariate possono risultare le ragioni che inducono gli Insider a liberarsi delle azioni, spesso ricevute come parte della propria restribuzione. Sta di fatto che se investitori per definizione ben informati, si sbarazzano delle proprie partecipazioni, un sospetto emerge nella mente dell'osservatore.

In termini medi a tre mesi, l'Insider Sell/Buy ratio si è spinto nettamente oltre le 30 volte. Dal 2009 in poi trattasi di un primato assoluto.
La casistica storica è rimaneggiata. Negli ultimi tredici anni gli unici episodi vagamente comparabili, risalgono ad inizio 2014 ed ad aprile 2017.
In ambo le circostanze si proveniva da un consistente e duraturo rialzo. Ma in emtrambi i casi, il mercato fece spallucce, continuando a crescere: sebbene almeno in una circostanza con minore intensità.
Ma il messaggio di fondo è che mentre sui minimi di mercato conviene prestare ascolto al comportamento degli Insider (un Sell/Buy ratio particolarmente contenuto è sintomo di un bottom duraturo), sui massimi di mercato l'argomentazione sfuma: il SBR non si rivela così efficace come misuratore di eccessi.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...