Sentiment
Il Panic Index raggiunge un picco (e la borsa riparte...)

Non è stato un semestre facile per gli investitori italiani. Alla fine di gennaio, la performance a sei mesi dell’indice MIB si attestava ad uno spettacolare +25.5%: seconda, fra le prime 21 borse al mondo per capitalizzazione, soltanto al ritorno sullo stesso arco di tempo conseguito dal Nikkei; in circostanze monetarie peraltro completamente incomparabili. A poche ora dal giro di boa del 2013, piazza Affari scivola in 15esima posizione, con un saldo negativo, e con le sole borse del BRIC che fanno peggio.
Comprensibili rabbia e frustrazione di chi opera su piazza Affari, che proprio non ce la fa ad uscire da una prolungata congestione in essere da quasi due anni: i tentativi di sfondamento di inizio anno, come di maggio, sono stati vani e hanno prodotto vistosi ripiegamenti, conditi da vendite al meglio.
Non c’è voluto molto per vedere il pessimismo dilagare. Il Panic Index, unico indicatore disponibile per la borsa italiana, ha fatto registrare rilevazioni crescenti nell’ultimo mese; fino a raggiungere ora la tripla cifra.

Dal punto di vista contrarian, letture elevate di questo misuratore del sentiment negativo degli investitori italiani tendono a coincidere con i minimi: se tutti sono negativi, vuol dire che tutti hanno venduto (si diventa pessimisti un secondo dopo aver liquidato, eventualmente in perdita, le proprie azioni; mai prima), ed è normale che il Panic Index, basato su tutte le transazioni che hanno luogo a piazza Affari, fotografi questa condizione.
Il fatto è che nell’ultimo anno letture a tripla cifra sono sempre coincise con i minimi di mercato: è successo a fine luglio e a novembre dello scorso anno, evidentemente. Basterà questo dato per indurre una reazione definitiva della borsa italiana?
Vedremo. Il citato indice MIB balla su un delicatissimo supporto poco sopra i 15000 punti; una formale capitolazione e un Buy Sequential setup di DeMark hanno indotto una reazione che al momento appare ancora provvisoria. Le condizioni per un minimo ci sono. Ma adesso l’onere della prova, qui, spetta ai compratori.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...