Il sentiment è soltanto nominalmente positivo

- 07/01/2021
Dalla fine di ottobre i piccoli investitori hanno manifestato un risveglio che segue un letargo durato sette mesi. Tutto nella norma insomma: da allora, difatti, stando al sondaggio settimanale condotto da AAII, i rialzisti sono tornati a prevalere numericamente sui ribassisti. Alla buon ora, dopo uno spettacolare rialzo.
La prevalenza di Tori da allora non ha conosciuto soluzione di continuità, e con la rilevazione più recente sono state finalmente ristabilite le proporzioni in termini di dato medio a 52 settimane: la differenza fra Tori ed Orsi attestandosi ora ad un simbolico +0.3%.
Venendo da un rialzo nel frattempo del 15% da parte dello S&P500, sarebbe stato legittimo attendersi maggiore entusiasmo.
Ci vuole pazienza. Soltanto due mesi fa o poco più i rialzisti erano di dieci punti inferiori ai ribassisti, sempre in termini di media a 52 settimane (un anno). All'epoca, eravamo ad ottobre, si rilevò come uno scostamento inferiore al -10% avesse sempre incercettato le ripartenze di Wall Street. Così è stato.
L'aspetto intrigante, benché non definitivo, è che mentre oggi il sentiment medio è a malapena positivo; dopo gli episodi del 1991 e del 2009 la differenza media fra Tori ed Orsi si spinse ben più in alto; persuasa da una crescita ulteriore delle quotazioni azionarie, che probabilmente è ancora lungi dall'essersi del tutto palesata ai giorni nostri. Tempo al tempo...