Sentiment
In Europa il pessimismo degli investitori permane

Strepitoso risultato per le borse europee ieri, con lo Stoxx600 che ha chiuso ad un nuovo massimo storico, finalmente imitando Wall Street: con lo S&P500 che una sequenza benigna l'ha inaugurata ad inizio anno, e ieri sera ha chiuso a nuovi record per la 29esima volta nel 2025.
Ci si aspetterebbe gli investitori intenti a brindare per le performance brillanti dei rispettivi portafogli, ed invece la celebrazione del Toro è ristretta ad una minoranza di avveduti investitori. A larga maggioranza, il pessimismo domina gli umori degli operatori finanziari.

L'Euro Panic Index è indicatore di sentiment calcolato dall'ufficio studi di AGE Italia, in questo caso con riferimento alle borse del Vecchio Continente. Ad aprile, ormai quasi sei mesi fa, il Rapporto Giornaliero ha segnalato il manifestarsi di condizioni umorali favorevoli ad un bottom dei mercati, con l'EPI spintosi oltre i 200 punti. I precedenti essendo stati tutti registrati in prossimità di minimi dai quali l'Eurostoxx50 è decollato nei mesi successivi.
A quasi sei mesi da quella chiamata, non è cambiato molto: nonostante il rialzo delle quotazioni azionarie, il pesante condizionamento mediatico esogeno ha dissuaso molti potenziali investitori, con l'EPI che tuttora si colloca clamorosamente sopra i 200 punti, essendo anzi salito di recente ad un nuovo massimo.
Non abbiamo assistito al fisiologico reset del pessimismo che accompagna i primi sei mesi di un nuovo bull market. Il che fa sospettare che le quotazioni azionarie potranno salire ancora molto, prima che il pessimismo subisca un fisiologico ridimensionamento.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...