Le mani forti contengono le vendite in borsa

- 22/02/2016
Gli "Insider" - presidenti, amministratori, top management, soci rilevanti e in genere soggetti in possesso di informazioni aziendali riservate - delle società americane quotate in borsa, continuano a manifestare un atteggiamento benigno nei confronti delle azioni detenute. Il rapporto fra azioni vendute e azioni acquistate continua a mantenersi molto basso; anzi: converge continuamente verso il fondo del range di oscillazione storico.
Negli ultim sei mesi, in media, sono per ogni dollaro di azioni comprate, sono state vendute azioni per 10 dollari: sembrerebbe un dato elevato, ma bisogna considerare che parte della remunerazione di questi soggetti, è rappresentata da azioni proprie. In effetti, il dato risulta molto basso se considerato in prospettiva storica.
Evidentemente gli Insider, particolarmente aggressivi con le loro vendite in borsa un paio d'anni fa, si sono fatti sempre meno pessimisti: per ritrovare un Sell/Buy ratio così contenuto, in termini di media a 26 settimane, occorre risalire a giugno 2009. Il bull market era appena iniziato.
Una buona notizia, dunque? non necessariamente: come si scorge dal grafico, il rapporto in questione era inferiore alle 10 volte già a luglio 2008 - spiacenti, il nostro database, basato su dati Barron's, parte dall'inizio del 2008 - e ciò evidentemente non impedì un ulteriore collasso delle quotazioni; pur a fronte di occasionali e anche profondi rimbalzi.
Forse sarebbe più proficuo soffermarsi non tanto sul valore assoluto del dato in questione; quanto sulla sua direzione, a questo punto. Per cui si potrà parlare di positività soltanto una volta che il SBR svolterà verso l'alto.