Per i CTA l'ottimismo è soltanto moderato

- 10/05/2021
Allo stato attuale, il 57% dei CTA (Commodity Trading Advisor) nutrono aspettative bullish sul mercato azionario. È un dato maggioritario, sebbene non ancora schiacciante: evidenzia una persistente cautela da parte di una larga fetta di investitori smart su Wall Street e dintorni. La buona notizia è che il dato può migliorare, sospingendo verso l'alto le quotazioni per via di un maggior coinvolgimento da parte di questa ristretta ma strategicamente rilevante tipologia di operatori.
Difatti in occasione del ciclo rialzista culminato nel 2007, il picco di ottimismo fu raggiunto ad aprile: sei mesi prima del top, quando però il 72% dei CTA era rialzista sullo S&P500. Analogamente la maggior prevalenza di Tori su questo fronte fu raggiunta a gennaio 2018, quando i rialzisti erano ancora una volta ben più del 70%. Manca ancora molto prima che il sentiment si riveli surriscaldato.
Resta valido al contrario il segnale bullish che abbiamo proposto sul Rapporto Giornaliero a settembre dello scorso anno: quando le due medie mobili del sentiment si incrociarono verso l'alto: confermando l'acquisizione definitiva di un minimo di mercato. Quando molti investitori (o aspiranti tali) al contrario profetizzavano con eccessiva leggerezza un imminente svolta verso il basso.
I precedenti invece erano confortanti: a maggio 2003 e poi a giugno 2009 si manifestò un analogo incrocio aureo, dopo che il bullish consensus era sceso sotto il 33.3%, come occorso all'inizio dello scorso anno. Si tratta, dal punto di vista del sentiment, di uno dei segnali storicamente più premianti, che non abbiamo esitato a rendere pubblici a tempo debito.
E ora, che il bullish consensus migliori ulteriormente come è ragionevole ipotizzare...