Sentiment
Quando arriva il segnale, bisogna comprare

Come il nome lascia chiaramente intendere, questo indicatore proprietario di AGE Italia combina elementi di sentiment degli investitori, con la volatilità espressa dal mercato azionario di riferimento, in un unico misuratore che tende ad impennarsi nelle parti finali dei sell-off, ed in concomitanza con le inversioni di tendenza che contano.
Così, sei settimane fa una spia verde si è accesa sul nostro cruscotto, allorquando il SVI è schizzato sopra i 40 punti. Era l'8 aprile, e da lì iniziava la riscossa dei mercati azionari.

L'indicatore non è nuovo a queste precise indicazioni. Il Sentiment-Volatility Indicator ha chiuso sopra i 40 punti ad inizio marzo 2020, poco prima del minimo del CoViD crash, ed in precedenza il 24 dicembre 2018: giusto in linea con il culmine del Christmas crash che fu seguito da un entusiasmante rialzo.

Analoghe performance sono state registrate a fine agosto 2015 e sul finire del 2011. Come sempre, elevata volatilità e pessimismo corale hanno lavorato in armoniosa combinazione nel segnalare un esasperazione del ciclo ribassista e l'imminenza di un'inversione di tendenza.

Persino a marzo 2009 l'indicatore si è attivato, segnalando il conseguimento di un minimo definitivo. Certo, nessuno immaginava che da lì sarebbe partito un bull market secolare ancora in essere.

Il messaggio però è un altro: quando sopraggiungono segnali di esaurimento del ribasso, occorre comprare. Il recupero può durare sette settimane, come occorso quest'ultima volta; o anche sette mesi ovvero, perché no? sette anni e più.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...